PLICOMETRIA
La plicometria è una metodica descrittiva che permette la stima della massa grassa corporea attraverso equazioni derivate statisticamente mediante studi di popolazione partendo dalla determinazione dello spessore (plica) del tessuto adiposo in alcuni punti definiti del corpo.
La plicometria ha una duplice utilità:
è una tecnica economica e non invasiva di valutazione del grasso di superficie;
permette di definire la topografia o distribuzione del grasso sottocutaneo.
Per aumentare l’accuratezza e la precisione della metodica si segue una procedura:
- Svolgere i rilievi nella parte destra del cliente.
- Identificare, misurare e segnare attentamente il sito di rilevamento.
- Afferrare saldamente il plicometro fra pollice e indice della mano sinistra. La plica cutanea verrà tirata di 1 cm sopra il sito da misurare.
- Tirare la plica posizionando il pollice e l’indice approssimativamente 8 cm a lato della linea che si trova perpendicolare alla traiettoria della plica.
- Mantenere lo spessore sollevato durante il rilevamento
- leggere il risultato del rilevamento con una approssimazione di 0.1 mm (Harpender o Holtain) o di 0.5 (calibri in plastica);
- fare un minimo di tre rilievi per ogni sito e farne la media; fare rilievi sulla cute detersa e priva di crema;
- non rilevare le pliche subito dopo l’allenamento, perché i cambiamenti nei fluidi corporei tenderebbero ad incrementare lo spessore;
- Nei soggetti con tessuto sottocutaneo moderatamente compatto, la misurazione è relativamente facile, mentre in quelli che presentano un tessuto molto compatto, non facilmente deformabile, la misura presenta qualche difficoltà. Anzi è proprio in questi soggetti che può essere difficile raggiungere una uniformità di lettura. In alcuni casi si possono avere difficoltà nel misurare accuratamente individui obesi o molto muscolosi ed allora si useranno altri metodi come la impedenza bioelettrica per la valutazione del grasso corporeo. Nelle rilevazioni è importante sapere quali sono le sedi( S) tipiche, la direzione(D), il riferimento anatomico (RA) e la misurazione (M).
SITO DI MISURAZIONE
Tricipitale
Faccia posteriore del braccio in corrispondenza del punto medio di una linea tracciata tra il margine laterale dell’acromion della scapola e il margine inferiore dell’oleocranico del gomito.
Bicipitale
Faccia anteriore del braccio (1 cm al di sopra del punto di repere per la plica tricipitale), su una linea verticale che congiunge il margine anteriore dell’acromion e il centro della fossa antecubitale.
Sottoscapolare
Linea diagonale a inclinazione infero-laterale, a 45° rispetto al piano orizzontale.
Sovrailiaca
Linea medio-ascellare, immediatamente al di sopra della cresta iliaca, a 45° rispetto al piano orizzontale.
Addominale
la plica addominale è presa 3 cm lateralmente e 1 cm inferiormente al centro dell’ombelico;
Coscia
la plica della coscia viene rilevata sulla parte anteriore della stessa a metà tra la piega inguinale e la rotula e il peso del corpo viene spostato sulla gamba opposta a quella misurata;
Una volta ottenute le misurazioni si possono inserire i dati nelle equazioni predittive messe a punto per ottenere la densità corporea o il grasso corporeo.