DIETA DEL GUERRIERO
La Dieta del Guerriero ideata da Ori Hofmekler e descritta nel libro “The warrior diet”, si basa sul presupposto che nutrire il corpo assecondando i ritmi circadiani propri dell’uomo primitivo è funzionale al mantenimento della forma fisica e della salute poichè potenzia l’utilizzo dei nutrienti e la trasformazione del grasso corporeo in energia, aumentando allo stesso tempo la resistenza allo stress.
La dieta del guerriero prevede un programma mirato alla perdita di peso abbinato ad una regolare attività fisica.
Il programma di dimagrimento è specificamente pensato per: aiutare il corpo a disintossicarsi, utilizzare il grasso come carburante e incentivare l’utilizzo di carboidrati come riserva di energia. Il risultato è un’accelerazione del metabolismo e una massimizzazione da parte del corpo della perdita dei grassi.
Più precisamente il modello di Hofmekler, che si rifà in parte anche agli studi sul digiuno intermittente e sulla restrizione calorica, prevede un solo pasto abbondante al giorno dopo aver praticato 10-12 ore di digiuno o essersi limitati all’assunzione di piccoli spuntini proteici o succhi di frutta o verdura.
In queste condizioni l’organismo interpreterebbe il digiuno come una sorta di stato di emergenza e sintetizzerebbe di conseguenza tutta una serie di ormoni che favoriscono la trasformazione dei grassi in energia (ormone della crescita, adrenalina, noradrenalina) che migliorano la risposta del fisico alle circostanze ambientali.
Essa è basata su un ciclo giornaliero alimentare che comprende due fasi:
- sotto alimentazione durante il giorno.
- sovra alimentazione durante la sera-notte.
Durante la fase di sotto alimentazione si dovrebbe minimizzare il consumo di cibo composto per lo più da frutta e verdure crude, zuppe, e piccole quantità di alimenti proteici.
Questa fase dovrebbe durare tutto il giorno (lavorativo) applicando le regole della dieta a digiuno intermittente. Così facendo si stimola naturalmente il sistema nervoso simpatico (SNS) che promuove la vigilanza, la competitività e il dispendio energetico.